Interventi

Smart&Start

Smart&Start è il nuovo regime di aiuti istituito dal MISE con D.M. del 6 marzo 2013 per promuovere la nascita di nuove imprese innovative e di nuove imprese digitali o a contenuto tecnologico, nel Sud Italia, nelle Regioni: Campania , Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna, nelle aree ammesse a norma dell’art. 107.3 a) e 107.3 c) del TFUE. La gestione dello strumento è affidata all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. - Invitalia che opera sulla base delle direttive impartite dal MiSE. Lo strumento agevolativo si compone di due linee di intervento: Smart e Start. Le agevolazioni sono concesse alle imprese sulla base di procedura valutativa con procedimento a sportello e fino ad esaurimento fondi. Le modalità di erogazione delle agevolazioni concesse sono indicate nella Circolare Ministeriale n.21303 del 20/06/2013.

Cosa sono


 Smart

(DM 06.03.2013 - Titolo II)

Destinatarie delle agevolazioni Smart sono le piccole imprese di nuova costituzione che prevedano soluzioni organizzative o produttive innovative e/o che siano orientate a intercettare nuovi mercati e nuovi fabbisogni.

Smart riconosce  agevolazioni fino a complessivi 200.000 Euro, a fronte dei costi di gestione aziendali sostenuti nei primi 4 anni di attività. Il contributo complessivo può essere elevato fino a 300.000 Euro, se l'impresa beneficiaria è una "start-up innovativa" ex art. 25 L. 221/2012.

Le imprese beneficiarie devono essere costituite in forma societaria ed ubicate nelle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia o nei territori ammessi ex art. 107. 3. c) TFUE della Regione Sardegna.

 

Start

(DM 06.03.2013 - Titolo III)

Destinatarie delle agevolazioni Start sono le piccole  imprese di nuova costituzione che intendono operare nell'economia digitale o realizzare programmi di investimento ad elevato contenuto tecnologico finalizzati a valorizzare economicamente i risultati della ricerca pubblica e privata.

Start riconosce contributi in conto impianti e servizi di tutoring tecnico-gestionale, fino a complessivi 200.000 Euro, a fronte di programmi di investimento connessi all'avvio dell'attività.

Le imprese beneficiarie devono essere costituite in forma societaria ed ubicate nelle regioni: Calabria, Campania, Puglia, e Sicilia.

 

Finalità dell'intervento


Possono essere agevolate iniziative riguardanti i settori di nuova imprenditorialità, tesi a rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e a sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Soggetti beneficiari


Possono beneficiare delle agevolazioni per quanto previsto dal Dm MISE 06/03/2013-GURI n. 134 del 10.06.2013, le imprese, ivi incluse le start-up innovative:

a) costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;

b) di piccola dimensione, ai sensi di quanto previsto all'allegato 1 del Regolamento GBER;

c) con sede legale e operativa ubicata nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nelle aree ammesse a norma dell'articolo 107.3.a) e 107.3.c) del TFUE, così come individuate nella Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, relativamente alle agevolazioni di cui al Titolo II del presente decreto, ovvero con sede legale e operativa ubicata nei territori delle regioni dell'Obiettivo Convergenza, relativamente alle agevolazioni di cui al Titolo III;

d) costituite in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, i cui soci siano rappresentati esclusivamente da persone fisiche, fermo restando quanto specificamente previsto all'articolo 25 del decreto-legge n. 179/2012 per le start-up innovative;

e) in cui la compagine societaria sia composta, in maggioranza assoluta numerica e di partecipazione, da persone fisiche.

Possono altresì richiedere le agevolazioni di cui al Decreto MISE del 06/03/2013  le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa, purché l'impresa sia formalmente costituita entro e non oltre trenta giorni dalla data della comunicazione inviata ai soggetti richiedenti dal Soggetto gestore di ammissione alle agevolazioni.

Le agevolazioni non possono essere concesse per il sostegno ad attività connesse all'esportazione verso Paesi terzi o Stati membri, ossia per programmi d'impresa direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l'attività d'esportazione e per gli interventi subordinati all'impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

Non sono altresì ammissibili alle agevolazioni di cui al D.M. del 06/03/2013, le imprese operanti nei settori:

a) della pesca e dell'acquacoltura che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio;

b) della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all'allegato I del TFUE;

c) della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di cui all'allegato I del TFUE;

d) carboniero; 

nonché, limitatamente agli aiuti di cui al Titolo II,  nei settori:

e) della siderurgia;

f) della costruzione navale;

g) della produzione di fibre sintetiche.

 

Spese ammissibili e costi agevolabili


Sono ammissibili all'aiuto di cui alla linea di intervento Smart Titolo II del DM 06.03.2013 i seguenti costi:

a) interessi sui finanziamenti esterni concessi all'impresa, ossia gli interessi derivanti da finanziamenti bancari ordinari concessi a tasso di mercato, fisso o variabile, ammissibili in misura non superiore al tasso di riferimento vigente alla data di concessione dell'agevolazione;

b) costi relativi all'acquisto della disponibilità di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, con particolare riferimento a quelli connessi all'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, necessari all'attività di impresa:

i. le spese di affitto dei beni strumentali, di cui alla letterab), se impiegati nella progettazione, realizzazione, verifica e collaudo, distribuzione di prodotti e/o servizi, ovvero impiegati in attività di ricerca e sviluppo, di automezzi specificatamente attrezzati come laboratori mobili, ove necessari per lo svolgimento delle attività di cui al piano di impresa. Sono escluse le fattispecie che configurino, nella fonna e/o nella sostanza, l'affitto di aziende o di rami di azienda, la locazione da soggetti diversi da imprese, nonché l'affitto di automezzi diversi da quelli precedentemente definiti. Le suddette spese non potranno riguardare beni di proprietà di soci, amministratori, dipendenti dell'impresa proponente o loro prossimi congiunti nonché locati da società nella cui compagine siano presenti soci, amministratori, dipendenti dell'impresa proponente o loro prossimi congiunti. L'impresa beneficiaria ed i locatori non devono avere alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario;

ii. canoni di leasing relativi agli impianti, macchinari e attrezzature di cui alla letterab),nuovi di fabbrica, ammissibili nelle misure massime previste dalla normativa fiscale vigente. Sono escluse le fattispecie che configurino, nella forma e/o nella sostanza, la locazione di aziende o di rami di azienda, nonché la locazione da soggetti diversi da imprese. Le suddette spese non potranno riguardare beni di proprietà di soci, amministratori, dipendenti dell'impresa proponente o loro prossimi congiunti nonché locati da società nella cui compagine siano presenti soci, amministratori, dipendenti dell'impresa proponente o loro prossimi congiunti. L'impresa beneficiaria ed i locatori non devono avere alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario. Gli interessi relativi ai predetti canoni di leasing sono ammissibili nella misura massima di cui alla precedente lettera a). In caso di maxicanone iniziale, esso non è interamente ammissibile nell' esercizio del pagamento, ma deve essere considerato di competenza di tutta la durata del contratto di leasing e pertanto è ammissibile nei limiti della quota di competenza dell'esercizio. Non sono in ogni caso ammissibili le spese per il riscatto dei beni acquisiti in leasing;

iii. ammortamento degli impianti, macchinari e attrezzature, di cui alla precedente letterab), acquistati nuovi di fabbrica da parte dell'impresa proponente, ammissibile nelle misure massime previste dalla normativa fiscale vigente;

c) costi salariali, nei limiti massimi stabiliti dai CCNL, relativi al personale dipendente assunto dall'impresa, concernenti rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, comprensivi di tutti gli oneri fiscali e contributivi, del TFR e dei premi di produttività. Sono esclusi i compensi per lavoro straordinario, gli assegni familiari, gli eventuali emolumenti per arretrati e altri elementi mobili della retribuzione. 

Sono ammissibili all'aiuto di cui alla linea di intervento Start Titolo III del   DM 06.03.2013 i seguenti costi:

a) impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, funzionali alla realizzazione del programma di investimento;

b) componenti hardware e software funzionali al progetto di investimento;

c) brevetti e licenze;

d) certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa;

e) progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi.

 Le spese di cui alle letterea) e b)devono riferirsi a beni nuovi di fabbrica; non sono ammesse le spese relative all'acquisto di automezzi ad eccezione di quelli specificamente attrezzati come laboratori mobili, ove necessari per lo svolgimento delle attività di cui al piano di impresa.

Risorse finanziarie 


In fase di prima applicazione, le risorse finanziarie disponibili per la concessione degli aiuti di cui al Decreto Ministeriale 06/03/2013- ammontano a:

a) euro 100.000.000,00 (centomilioni) a valere sulle risorse rivenienti dai "progetti coerenti", così come individuati nella relazione finale di esecuzione del Programma Operativo Nazionale "Sviluppo Imprenditoriale Locale" FESR 2000-2006, per il finanziamento della misura di cui alla lettera B della presente circolare;

b) euro 90.000.000,00 (novantamilioni) a valere sulle risorse del Programma Operativo Nazionale "Ricerca e Competitività" FESR 2007-2013 e sulle risorse del Piano di Azione Coesione, per il finanziamento della misura di cui alla lettera C della  Circolare MISE n.21303 del 20/06/2013.

Data ultimo aggiornamento: : 08/08/2013
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