Raffaella Mandarano

Nata a Catania Teatro / Danza / Pasticceria / "Fare collane"
Raffaella Mandarano
Storia professionale

1987 - Laurea in ingegneria idraulica

Numerosi stage all'estero il più rilevante dei quali negli U.S.A. presso la Colorado State University di Fort Collins, il Polytechnic Institute of New York e l'Enviromental Protection Agency in California

dal 1995 ad oggi - Amministratore Delegato della PROTEO S.p.A.

dal 1997 al 2010 - Amministratore Unico della Proxima S.r.l.

dal 2007 ad oggi - Direttore generale del Consorzio Catania Ricerche, azienda attiva nel trasferimento tecnologico tra enti di ricerca e imprese

dal 2008 ad oggi - Componente del comitato per lo Sviluppo dell'Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Catania

dal 2008 al 2009 - Presidente della Sezione Hi-Tech & ICT di Confindustria Catania

dal 2009 al 2011  - Presidente del CdA del Consorzio  Etna Hitech S.rl  e dal 2005 componente del CdA.

Presentazione

Qualcuno la chiama "la Marcegaglia dello Jonio". È Raffaella Mandarano, una donna forte e determinata sin dai tempi dell'università. Una manager presa dal suo lavoro che nel pochissimo tempo libero sforna dolci e realizza collane.

Com'è iniziata la sua carriera di imprenditrice?

Durante il corso dei miei studi in ingegneria Idraulica ho compreso che non è sufficiente progettare bene opere e infrastrutture ma per raggiungere l'obiettivo per cui tali opere sono state realizzate è di estrema importanza  gestirle opportunamente. Su questo concetto di buona gestione si è basata l'idea di business che sta dietro la nascita della mia azienda - una buona gestione allunga la vita dell'impianto, ne minimizza i costi di esercizio, ne massimizza il livello di servizio. I miei soci  ed io abbiamo condiviso l'attenzione alle problematiche di gestione e da questo presupposto ormai 25 anni fa, è nata l'azienda con l'obiettivo di  fornire ai gestori delle utilities dell'acqua e del gas un supporto tecnologico basato su soluzioni informatizzate ed esperties idraulico avanzato.

Donne, imprenditoria e sud Italia. Quali ostacoli e quali sfide?

Ho approcciato il mio lavoro cercando sempre di mettere da parte le problematiche di genere. Le difficoltà che, io e i miei soci - amici con i quali ho condiviso gli studi idraulici  - abbiamo avuto nel metter su l'azienda, sono state principalmente dovute al fatto che tutti noi soci eravamo giovani senza nessuna esperienza, imprenditori di prima generazione, senza tanti capitali da investire e per di più al sud. Indubbiamente questi sono a mio parere i fattori critici dello sviluppo della mia come di tante altre imprese.  Fare impresa è sempre una sfida, seguire le evoluzioni normative, del mercato, dell'economia richiede doti di visione prospettica e flessibilità non indifferenti. Fare impresa al sud enfatizza ancora di più le sfide, l'immobilismo dell'apparato burocratico, il maggior costo del denaro, l'ambiente e le istituzioni nel complesso poco favorevoli fanno accrescere le difficoltà rendendo l'impegno ancor di più totalizzante e sfidante.

Nella mia esperienza di imprenditore ho avuto la fortuna di non dover sentire il mio essere donna come un minus, so però che per tante imprenditrici, ma questo vale per ogni professione, che le difficoltà di conciliare famiglia e lavoro hanno condizionato pesantemente le carriere e la possibilità di accedere ai livelli più alti delle professioni.

Non nego che ancora oggi ci siano pregiudizi e prevenzioni e che alcune conquiste che sembravano scontate sono di nuovo in discussione, ma oggi più che mai le donne sono consapevoli delle loro potenzialità ed è questa consapevolezza, unita ad una alta scolarizzazione, che a mio avviso è la porta per raggiungere l'obiettivo di una effettiva parità.

La sua azienda ha ottenuto dei finanziamenti europei nell'ambito del PON R&C. Secondo lei, in che modo tali finanziamenti hanno contribuito al successo del suo progetto?

La Proteo S.p.A. ha avuto accesso a vari finanziamenti sia europei che nazionali per la ricerca e lo sviluppo di piattaforme tecnologiche e brevetti. L'accesso a tali  finanziamenti è stato di enorme importanza perché ha dato la possibilità ad una piccola impresa di investire in ricerca, di sviluppare prodotti innovativi e mantenersi sempre sulla frontiera della tecnologia potendo quindi mantenere negli anni la sua posizione di leader nel suo mercato.

Quali sono, anche in base alla sua esperienza, i più grandi ostacoli per una donna che lavora?

Come ho già detto la conciliazione lavoro-famiglia è uno dei più grandi ostacoli e questo vale tanto più bassa è la fascia di reddito a cui si appartiene, la cura parentale infatti grava ancora pesantemente sulle spalle delle donne.

I vertici delle carriere, in particolare nelle istituzioni pubbliche, sono spesso ancora oggi tabù per le donne, non importa quanto competenti e motivate siano.

Non parliamo poi degli organi di governance delle aziende sia pubbliche che private e della presenza ai vertici della politica, le statistiche sono sconfortanti e mi fanno pensare che le quote rosa siano oggi un passaggio obbligato per cambiare gli attuali equilibri.

Quale è la sua ricetta per conciliare lavoro, carriera e famiglia?

Quello su cui bisogna puntare l'attenzione e chiedere con forza è chiedere al governo l'attuazione di adeguate politiche di conciliazione che prevedano asili nido, tempi prolungati nella scuola dell'obbligo e ogni azione di supporto alle lavoratrici per la conciliazione lavoro-famiglia. Devo dire che sono però abbastanza scettica sulla fattibilità di questi interventi in questi anni di crisi, gli scorsi governi hanno fatto poco ed ora con l'attuale congiuntura reperire i fondi necessari ad attivare tali politiche mi sembra del tutto improbabile.

C'è una donna che ammira tantissimo?

Non ho in mente una donna in particolare, ma ho sempre presenti tante donne, e tra queste mia madre, che sono state  per me modello e dal cui esempio ho attinto consapevolezza di me stessa, delle mie capacità, della mia forza e determinazione e mi hanno insegnato l'importanza dell'impegno e dell'autorevolezza che da la competenza e che non può essere ignorata, che mi hanno insegnato, in una parola, a sentimi sempre alla pari di ogni situazione.

Quali sono le sue passioni?

Purtroppo ho poco tempo da dedicare alle mie passioni, gestire una piccola impresa non lascia grandi spazi. Amo il teatro, la danza,  la musica e la lettura, ma allo stesso modo amo preparare dolci, realizzare da me le collane che indosso e che regalo alle mie amiche.