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Svimez: quattro interventi per superare la crisi

19/01/2012
Per far ripartire la crescita nel Sud e superare la crisi, Svimez, Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, punta su quattro principali aree di sviluppo: le filiere territoriali logistiche, lo sviluppo della geotermia, la promozione di distretti idrografici e, per quanto riguarda l’industria, interventi selettivi per creare reti e spin off.

Per far ripartire la crescita nel Sud e superare la crisi, Svimez, Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, punta su quattro principali aree di sviluppo: le filiere territoriali logistiche, lo sviluppo della geotermia, la promozione di distretti idrografici e, per quanto riguarda l'industria, interventi selettivi per creare reti e spin off.
Questo in sintesi è quanto emerge nella nota "Ripresa economica e ruolo del Mezzogiorno: alcune aree di un programma di sviluppo" presentata il 18 gennaio, dal Presidente della Svimez, Adriano Giannola, in occasione del convegno "Riforme  e strategie per la crescita e la ripresa economica: l'Italia di fronte alle sfide della speculazione e della recessione", tenutosi a Roma a Palazzo Marini.
Sedondo la Svimez è necessario creare delle filiere territoriali logistiche, FTL, un'insieme di attività commerciali e logistiche adiacenti ad un porto, che importino via mare materie prime e, lavorandole ed esportandole, creino sviluppo ed occupazione. Nel Mezzogiorno sono state individuate sette FTL che coinvolgono i settori economici dell'agroalimentare, utensileria, meccanica, aerospaziale e hi-tech.
La geotermia, come evidenziato nella nota, rappresenta un'area di sviluppo per il nostro Paese, non solo perché è una fonte energetica presente in Italia in quantità maggiore rispetto agli altri paesi europei, eccetto l'Islanda, ma anche perché l'Italia detiene la maggior parte delle tecnologie per produrla. Le aree italiane con il maggior potenziale geotermico sono proprio quelle del Mezzogiorno: soprattutto Campania e Sicilia, dalle coste campane alle isole Eolie. I tempi di ritorno degli investimenti sarebbero inferiori ai 5 anni.
Terzo modello di sviluppo per il Sud riguarda il Distretto idrografico dell' Appennino Meridionale, attivo dal 2010, che interessa sette regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Puglia. Il programma di misure punta ad armonizzare quantità e qualità delle risorse idriche contribuendo in maniera efficace al raggiungimento degli obiettivi ambientali europei.
Infine a sostegno dell'industria, la Svimez ha evidenziato la necessità "di interventi selettivi per aumentare le dimensioni medie delle imprese, promuovere la formazione di "reti", favorire un maggiore accesso al credito e aumentare il grado di apertura verso l'estero e la formazione di distretti tecnologici, laboratori pubblico-privati e spin off.

Altre informazioni sono disponibili sul sito internet SVIMEZ