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Fondi europei per la lotta contro il crimine organizzato

10/12/2009
Pawel Samecki, Commissario europeo alla politica regionale, ha annunciato lo stanziamento di 64 milioni di euro per aiutare l’Italia nella lotta contro la criminalità organizzata, riconoscendo quest’ultima come uno dei limiti più influenti per lo sviluppo del Mezzogiorno.

Il commissario europeo alla politica regionale, Pawel Samecki, ha annunciato l'erogazione di un significativo finanziamento destinato all'Italia, in particolare al Mezzogiorno. La politica di coesione dell'Unione Europea ha, infatti, stanziato 64 milioni di euro per lo sviluppo delle proprietà sequestrate alla mafia nel periodo 2007-2013. L'idea fa seguito a quanto già effettuato grazie ad un progetto pilota finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) che ha contribuito con 11 milioni di euro alla trasformazione di ben 50 ex proprietà della mafia in attività legali.

La criminalità organizzata è ritenuta uno dei limiti più influenti per lo sviluppo del Sud dell'Italia. Questa consapevolezza ha spinto l'Unione Europea a cofinanziare per il periodo 2007-2013 un programma multiregionale chiamato "Sicurezza per lo sviluppo" per il quale sono stati messi a disposizione 1,2 miliardi di euro. Di tale importo 91 milioni (di cui 45,5 milioni provenienti dal FESR) andranno a progetti finalizzati alla conversione di terreni e beni confiscati alla mafia mentre altri 36,5 milioni di euro (di cui 18,25 del FESR) saranno dedicati, con il medesimo scopo, a progetti regionali. Obiettivo prioritario è un sensibile miglioramento della sicurezza nelle quattro regioni della convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) con l'auspicio che ciò attiri maggiori investimenti nel Meridione.

L'Italia è, dopo Polonia e Spagna, il terzo principale beneficiario della politica di coesione e potrà contare tra il 2007-2013 di investimenti pari a 28,8 miliardi di euro rispettivamente: 21,9 provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e 6,9 dal Fondo sociale europeo.