Descrizione
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Oggi la novità si chiama mobile health: la salute in uno scenario mobile. La consumer health informatics (l’informatica sulla salute del consumatore) diventa una disciplina di ricerca e di sviluppo. Con essa il web 2.0 si impone praticamente in tutte le forme di comunicazione dell’informazione e quindi sorge naturale chiedersi se, anche nell’ambito sanitario, si può parlare di e-Health 2.0 e quindi di Salute 2.0.Occorre ripensare all’health delivery ( consegna della documentazione sanitaria): questa è la grande tendenza. Nell’assistenza sanitaria (health care provision) vi è una transizione: dalla concentrazione sulla malattia si va verso l’attenzione al paziente. Si assiste, quindi, al passaggio verso la persona: dalla tecnica e all’oggetto al soggetto persona. Questa è la rivoluzione del web 2.0 e quindi dell’e-Health 2.0.Tale processo è iniziato negli anni ’70-’80 per giungere oggi al fenomeno chiamato User Genered Content (contenuti generati dall’utente) e quindi al User Generated Health (salute generata dall’utente) con la conseguente possibilità, per persone che soffrono della stessa malattia, di crearsi una comunità per lo scambio di informazioni. Il Mobile Health è la possibilità di “accedere” ai servizi sanitari tramite cellulari, smartphone o PDA ed in particolare deve fornire la possibilità di:•accedere a portali che forniscono informazioni riguardanti la salute dei cittadini;•accedere a comunità virtuali e gruppi di supporto e sostegno online dove la gente può condividere esperienze ed informazioni ma anche dati specifici contenuti nei vari EHR (Electronic Health Record);•accedere a servizi di Homecare e quindi potere fruire di sistemi di “chronic disease management system” (sistemi di gestione della malattia cronica) per eseguire la cura a casa;•accedere a servizi di telemedicina e teleconsulto che consentono la collaborazione tra operatori sanitari. In tale contesto assume, quindi, estrema rilevanza la creazionedi reti di pHealth, reti di salute personalizzata, reti che risultano incentrate sul concetto di PHR (Personal Health Record) quale dato personalizzato della salute in cui assumono grande rilevanza i social network dedicati alla salute ed allemalattie ma dove avviene anche l’interfaccia con il FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) in cui il cittadino, e non solo il medico, inserisce i dati e link personalizzati sulla salute. Nell’era della mobile society, sempre più basata sullacomunicazione mobile e sui social network, la Mobile Health segue la persona nel suo ambiente vitale, inteso come ambiente di lavoro, ambiente di strada, ambiente di svago ed ambiente di vita. Il cittadino è sempre raggiungibile dal punto di vista comunicativo, attraverso la rete e le nuove tecnologie mobile e si passa quindi dall’Home Care alla Mobile Care, dall’e-Care alla m-Care, il che porta necessariamente a forme avanzate di personalizzazione della cura. Il progetto di ricerca MC3-Care si propone, quindi, come ambito in cui analizzare nuovi processi organizzativi e scenari di interazione tra i cittadini, le istituzioni sanitarie e quantialtri coinvolti nell’erogazione dei servizi sanitari. Il cittadino diviene punto focale del nuovo ecosistema sanitario e collabora e condivide informazioni non solo con iprofessionisti della salute ma anche con altri cittadini. Il modello che viene proposto da MC3-Care si rivolge, quindi, non solo a cittadini-pazienti ma si apre anche a tutti coloro i quali vogliano migliorare il rapporto con la propria salute,semplificare e velocizzare le interazioni con le istituzioni socio-sanitarie.Obiettivo, quindi, di MC3-Care è “pensare” una piattaforma tecnologica che consenta di porre il cittadino al centro di questo nuovo “mondo della salute 2.0”.
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