Descrizione
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L'obiettivo del progetto è definire e validare un modello di ri-mediazione culturale sulla base del quale proporre metodologie, tecniche e soluzioni prototipali innovative per la generazione di esperienze personalizzate ed adattive di fruizione dei beni culturali in contesti reali e virtuali. Il progetto, pertanto, intende impattare sulle carenze che il sistema paese presenta in merito alla valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, che rappresenta un'importante asset economico e strategico, puntando su una concreta innovazione nelle modalità di esperire il bene culturale, maggiormente interattive ed adattive, in grado di arricchire il rapporto visitatore-museo. Da un punto di vista metodologico, l'obiettivo si sostanzia nello studio e nella definizione di processi innovativi di mediazione del patrimonio culturale (riproduzione, potenziamento, rimodellamento, incorporazione) ripensando il museo come spazio in cui si alterna una nuova architettura dei flussi. Sarà investigato il processo di integrazione e competizione fra i media tradizionali e le forme di rappresentazione e di esperienza dei nuovi media digitali, già individuato da McLuhan in Understanding Media, che si sostanzia nell'idea di percorso esperienziale adattivo per superare la demarcazione tra azione e contemplazione nell'ambito della fruizione artistica, richiamando in causa i concetti di circolarità ermeneutica e ri-mediazione culturale che sono al centro del dibattito concernente i nuovi media. Nel frame modellistico della ri-mediazione culturale saranno, inoltre, definite una serie di modelli, metodologie e tecniche per rappresentare la conoscenza di dominio investigando l'utilizzo di modelli e linguaggi formali, profilare i visitatori secondo approcci non-intrusivi di user modeling, ottimizzare la pianificazione di percorsi museali adattivi e personalizzati, nonché definire regole e tecniche di narratologia. Da un punto di vista tecnologico, l'obiettivo può essere ricondotto alla definizione di un sistema per la generazione dinamica di percorsi personalizzati nell'ambito di musei e gallerie d'arte reali e virtuali e per l'erogazione di informazioni contestualizzate e personalizzate per l'interpretazione di opere d'arte, secondo una struttura narrativa. Ciò risponde ad un'esigenza di ridefinizione del rapporto tra il museo ed il visitatore, centrato sempre più sull'utente e attento alle esperienze pregresse ed ai valori di cui i fruitori sono portatori. Sulla base dei modelli, metodologie e tecniche definite nel progetto saranno realizzati due dimostratori prototipali, rispettivamente per musei reali e per musei virtuali, per validare i risultati della ricerca. I risultati di progetto presentano numerosi aspetti innovativi e distintivi rispetto alle attuali soluzioni disponibili sul mercato per la fruizione dei beni culturali. Si evidenzia, in particolare, che le attuali soluzioni si fondano principalmente sull'utilizzo di tecnologie ICT (p.e. motori di rendering 3d, pda, audio e video guide) che, comunque, non riescono a modificare in maniera radicale l'esperienza del visitatore in quanto lo stesso ha in ogni caso un ruolo passivo ed esclusivamente contemplativo, e resta oggetto del ''monologo'' che il museo stesso gli può offrire. Il progetto FIBAC intende capovolgere tale approccio prevedendo la centralità del visitatore e dell'esperienza di fruizione rispetto alle tecnologie ICT che rivestono, in ogni caso, un ruolo fondamentale quale fattore abilitante. In FIBAC l'esperienza di fruizione deve essere tale da garantire un ''dialogo'' tra visitatore e museo rimuovendo l'attuale demarcazione tra azione e contemplazione.
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