Maria Rosaria Pugliese: "Intanto volevo ringraziare l'Autorità di gestione la Dott.ssa Galletti che non solo ci ha invitato ma ha dimostrato in questo iter procedurale di avere sensibilità nei riguardi del partenariato coinvolgendoci in tutti i processi e credo che questo continuerà anzi siamo al punto di partenza da come veniva ricordato. Perché, humm ... poche considerazioni, dalla parte di chi tutela i lavoratori, tutela gli occupati quelli che oggi rischiano di perdere il lavoro e tutela gli occupabili quelli che anelano a diventare lavoratori su questo PON ci sono ... Questo PON lancia molte sfide e, mi permetto di dire, crea molte aspettative e su queste aspettative che io oggi ho percepito la presenza di ante persone, lancia la sfida dell'integrazione tra la ricerca che è un processo culturale e l'innovazione che è un processo imprenditoriale facendo cogliere che non sempre l'innovazione conseguentemente arriva nelle imprese. Lancia la sfida che è un programma che non fa molta strada se non in coerenza con i POR con gli altri programmi operativi, la grande sfida del Quadro Strategico su cui noi vorremmo grande attenzione, anzi, ci aspettiamo, incominciamo ad aspettarci anche nelle slide delle azioni concrete tra i vari programmi per cercare di capire le procedure che porteranno all'integrazione con il territorio e quindi alle realizzazione e all'efficacia delle azioni lancia una sfida perché tende di migliorare la legalità della pubblica amministrazione, un punto che noi abbiamo condiviso e che abbiamo ritenuto importante anche nella ripartizione delle risorse, la dottoressa lo ricorderà ma, come dicevo, crea delle aspettative e crea delle aspettative non solo nei processi, nel rinnovamento, nell'ampliamento dei processi, dei servizi, dei prodotti ma crea delle aspettative nei valori, in quei valori di regolamentazione sociale e comportamentale che devono essere prodromici alle linee di sviluppo cioè il Programma tende a trasformare l'urgenza in pianificazione e quest'urgenza passa attraverso i livelli di governo che sono sempre a combattere con l'urgenza e quindi a far crescere la prassi rispetto all'innovazione che, invece, come dire è l'emblema della programmazione della pianificazione queste sono le aspettative che io colgo. Queste sono le aspettative che percepisco e queste sono il grande lavoro che ci aspetta. Come parte sociale noi siamo pronti a fare la nostra parte, anzi, noi ci aspettiamo che questo protocollo finalmente decolli come definisce il Quadro Strategico. Una mia considerazione finale ma a mio avviso significativa la voglio porre sull'occupazione è un indicatore d'impatto che abbiamo voluto fortemente anche in questo programma. L'occupazione intesa come un'occupazione più stabile che possa dare spazio ai giovani ricercatori ma anche ai tecnici che dia formazione e riqualificazione agli occupati già nel settore della ricerca, dell'innovazione, delle imprese. Consentitemi una considerazione, i Fondi Strutturali sono stati in queste ore anche considerati per diciamo per l'emergenza di tanti occupati che rischiano di perdere il lavoro, è vero noi dobbiamo sistematicamente fare i conti con l'emergenza, ma se perdiamo di vista che per uscire dalla crisi occorre lavorare sulle linee di sviluppo, dalla crisi non usciremo mai quindi io immagino che questo lavoro sul programma sia portato avanti con una maggiore determinazione per far sì che se una parte dei Fondi possa in qualche modo far fronte all'occupazione il resto dei soldi venga impiegato in maniera costruttiva affinché sia prodromica all'occupazione, un'occupazione di cui noi, che ci occupiamo di Fondi comunitari, non possiamo non prendere atto rispetto ai dati che ci sono nelle regioni dell'obiettivo Convergenza. Una disoccupazione in aumento, giovani che lasciano le regioni in difficoltà, questa è la realtà, questo è il dato di fatto e su questi dati noi dobbiamo lavorare. Sono queste le aspettative a cui facevo riferimento, sono queste le aspettative, che noi come UGL, speriamo che il governo sostenga nella rimodulazione dei Fondi, delle aree sottoutilizzate facendo sì che al Mezzogiorno le risorse vengano lasciate, possano essere spese nella maniera più efficace naturalmente che seguiremo il processo e quindi anche la valutazione nell'ambito dei progetti. Auspichiamo un sistema di monitoraggio che, diciamo, possa essere effettivamente concentrato sugli effetti sulle imprese e quindi anche su questo indicatore naturalmente così forte quale quello occupazionale e naturalmente non possiamo non augurarci che questo programma parta al più presto. Grazie".