Maria Stella Gelmini: "Grazie per avermi dato la parola voglio, innanzitutto, scusarmi per essere potuta arrivare solo ora ma era in corso al Ministero dell'Istruzione un incontro importante con le Regioni in vista di provvedimenti significativi che domani saranno oggetto dell'approvazione in Consiglio dei Ministri e quindi, purtroppo, non mi è stato possibile seguire i lavori dall'inizio però non volevo mancare a questa occasione di confronto sul tema del Programma Operativo Nazionale di Ricerca e Competitività perché lo ritengo troppo importante. Credo che sia pleonastico sottolineare come si risponda ad una crisi internazionale che preoccupa tutti e che ovviamente è giunta anche in Italia credendo e investendo nella ricerca. Un modo per rispondere alle difficoltà ed anche alla paura che serpeggia nel paese rispetto alla situazione economica difficile che stiamo affrontando è proprio quello di credere negli investimenti, nella ricerca e sapere che laddove si utilizzano correttamente le risorse in questo settore si dà la possibilità di un rilancio del Paese e di un contributo molto forte nella direzione di un ammodernamento e voglio dire che noi abbiamo, forse, quella che davanti l'ultima opportunità, l'ultima possibilità di dare un grosso sostegno al Mezzogiorno e, quindi, al Paese investendo al meglio queste risorse e capitalizzando questo tipo di progetto. Io non voglio fare polemiche però forse in passato non sempre le risorse sono state spese nella maniera più adeguata, non sempre si è creduto nella ricerca e non sempre l'aspetto economico, come dire, l'aspetto più ingente delle risorse, la quantità importante di risorse è stato un elemento positivo perché qualche volta le risorse sono state spese male. Allora io voglio dire che abbiamo oggi la possibilità di recuperare i ritardi del passato con delle risorse che non possiamo più permetterci di sprecare perché l'opportunità che ci viene concessa oggi, come dicevo prima, è forse l'ultima spiaggia per poter dare risposte precise. Il Programma Operativo Nazionale mira a creare nuove specializzazioni, manifatturiere e terziarie, ad elevato contenuto di conoscenza puntando a rimuovere nelle Regioni della Convergenza i tanti fattori di debolezza. Ognuno, quindi, nei prossimi anni, il Ministero da un lato, gli Enti di Ricerca dall'altro ma anche il settore privato, dicevo ciascuno di noi dovrà fare responsabilmente la propria parte e il settore privato che sconta, forse, una labile propensione ad innovare ed investire deve superare questo gap, allo stesso tempo, le università e tutto il mondo della ricerca e devo dire che c'è un impegno preciso del Ministero in questa direzione dovrà favorire non essere autoreferenziale ma favorire una convergenza, una collaborazione, una sinergia più ampia attraverso gli assi della ricerca, dello sviluppo e anche di una valorizzazione delle risorse umane. In passato, forse, esisteva tra imprese e settore scientifico e tecnologico un dialogo più forte, abbiamo tutto lo spazio per migliorare questo confronto per creare delle partnership vere per far capire che per un verso l'università e la ricerca si aprono al mondo dell'economia ma dall'altro lato l'economia regge a questo momento di difficoltà internazionale mantiene la competitività laddove sa investire in know-how e quindi laddove sa mettere al centro il tema della ricerca e sa e comprende che le risorse spese in questo settore rappresentano davvero un investimento e non un costo inutile. Abbiamo davanti a noi un percorso che si apre, un percorso di attuazione di questo progetto che vedrà una collaborazione anche all'interno del governo perché certamente con il Ministro Scajola abbiamo discusso molto di questo punto, ma devo dire con il Ministro Prestigiacomo, insomma, credo che mai come su questo tema le diverse competenze, le diverse materia possano trovare una giusta integrazione proprio nella consapevolezza che il rilancio del Mezzogiorno è il rilancio del sistema Paese. Su questo credo che dovremmo fare anche al Miur dei tavoli di confronto, io intendo coinvolgere anche gli Enti di ricerca in modo particolare il CNR ne ho parlato anche con il Presidente Maiani perché credo sia corretto non più procedere per compartimenti separati, ma il Miur vuole recuperare una centralità nella programmazione della ricerca che oggi forse troppe volte è spezzettata tra i diversi ministeri senza che ci sia una guida ed un coordinamento ed allora l'attuazione di questo Programma deve, invece, vedere il superamento della frammentazione, il superamento di qualche ritrosia, di qualche difficoltà di confronto fra il settore pubblico e il settore privato e quindi deve essere un momento in cui si riparte dalla ricerca, si risponde a questo momento di difficoltà economica dando il giusto peso a questo progetto e rendendo la grossa quantità di denaro che comporta un elemento di forza e non di debolezza cioè la mia preoccupazione è che il fatto che ci siano tante risorse non deve portare ad un'assenza di sinergia e ad un'assenza di ratio su come s'investono ma al contrario noi dobbiamo moltiplicare l'effetto positivo di queste risorse che abbiamo a nostra disposizione. Io in questa prima fase approfitto per dirvi che in questi primi sei mesi ho potuto occuparmi prevalentemente di scuola e poi di università perché portare in parlamento in sei mesi due decreti non è stato un lavoro semplicissimo, mi auguro che proprio questa settimana si veda l'approvazione definitiva anche del decreto sull'università che ha messo al centro il tema della ricerca. Abbiamo 500milioni di euro da investire in maniera meritocratica sulla base della qualità e non a pioggia, quindi, credo che dobbiamo proseguire in quella direzione puntando risorse sul tema della valutazione e non disperdendo il lavoro che è stato fatto fino ad oggi e mi riferisco al CIVR al CNVSU, in settimana abbiamo presentato il rapporto sullo stato dell'università ma con il Prof. Cuccurullo abbiamo discusso anche di come dotare la ricerca di un sistema di valutazione adeguato quindi cominciamo ad affrontare questo tema in maniera organica mettendolo davvero, da gennaio quando questo primo lavoro sulla scuola e sull'università sarà completato, lo mettiamo al centro dell'attuazione di questo programma ma anche di una serie di iniziative penso, per esempio, l'avvio del Programma Nazionale di Ricerca perché anche quello è un fatto importantissimo, dobbiamo trovare un tavolo di discussione che metta in maniera adeguata in collegamento i diversi settori della ricerca, la ricerca di base ma anche la ricerca industriale proprio per far in modo che non si disperdano risorse, non si disperdano energie, non si lavori in maniera separata ma si riesca ciascuno nel proprio ambito, ciascuno in base alla propria competenza a dare un contributo forte perché l'Italia non è già oggi il fanalino di coda in Europa per quanto riguarda questo settore, ma certamente abbiamo la possibilità di rivendicare l'enorme competenza, il talento dei cervelli italiani che stiamo cercando di far rientrare con una serie di provvedimenti previsti anche in finanziaria che un ricambio generazionale che è frutto anche all'interno del decreto di questi nuovi 3000 posti che abbiamo trovati per giovani ricercatori, abbiamo allentato anche il blocco del turn-over, quindi, credo che con questo programma abbiamo veramente le condizioni per mettere le basi di un grande rilancio della ricerca e di una centralità alla quale ci richiama sempre con la saggezza che contraddistingue i suoi interventi il Presidente della Repubblica. Quindi io vi ringrazio per la presentazione che avete fatto oggi e assicuro il massimo impegno del Ministero e del suo dirigente, Dott. Criscuoli ma anche del Prof. Schiesaro per davvero creare le condizioni di un'ottima collaborazione e di una grande sinergia e quindi l'attuazione di questo programma deve essere proprio la possibilità concreta di dare il giusto valore, il giusto peso specifico al Mezzogiorno e così facendo all'intero Paese, quindi, ancora rinnovo i miei ringraziamenti e i complimenti per il lavoro che avete fatto fin qua augurando a tutti comunque un buon proseguo perché ovviamente da oggi si parte per un'attuazione trasparente, un'attuazione puntuale e di alta qualità di questo Programma. Grazie".