Moderatore: Salvatore MAZZOLA, Direttore dell’Istituto per l’Ambiente Marino e Costiero del CNR - Grazie Dottoressa adesso volevo dare la parola alla Dottoressa Adriana Agrimi che è Dirigente dell'Ufficio Ricerca Industriale ed Innovazione della Regione Puglia. Intervento: Adriana AGRIMI, Regione Puglia - Io vorrei chiedervi la cortesia, se possibile, di far partire un piccolo filmato. Si tratta di quattro minuti brevissimi perché mi piacerebbe, innanzitutto, far parlare la Puglia e poi la Regione Puglia. Filmato ‘YAMAHA’ Gianluigi De Gennaro, Resp. Scientifico lab. VOC & ODOR – ‘Il nostro è un laboratorio di chimica ambientale e si occupa in particolare dello studio della qualità dell’aria. A Febbraio 2008 abbiamo partecipato ad un Bando della Regione Puglia che finanziava Reti di Laboratori multidisciplinari e Laboratori che nel nostro caso ha visto la partecipazione di un laboratorio di chimica, uno di medicina e l’altro di informatica. Abbiamo ricevuto per questo a fine della valutazione un finanziamento di 1 Milione e 200 Mila Euro circa. L’idea di creare una Rete di Laboratori è davvero vincente soprattutto per comparti come il nostro, quello ambientale, dove i fenomeni sono studiati da diverse discipline. Il nostro Progetto si sviluppa su quattro linee di ricerca: la prima linea si occupa del monitoraggio dello studio delle emissioni in atmosfera; la seconda linea si occupa del monitoraggio delle emissioni provenienti da materiali o da sorgenti all’interno delle nostre abitazioni o di locali pubblici’. Francesca Porcelli, laureanda in Scienze Chimiche – ‘Con questa camera sperimentale si cerca riprodurre gli ambienti reali e ci permette, questo sistema, di monitorare le emissioni che si osservano insomma nelle abitazioni e negli ambienti lavorativi. Quello che si fa era di andare a stimare la quantità dei composti organici volatili emessi, in totale, mediante questo sistema di rivelazione e poi vi è una cartuccia sulla quale viene fatta passare l’area presente all’interno del sistema che verrà poi analizzata per l’individuazione dei singoli composti presenti mediante un opportuno sistema di analisi’. Gianluigi De Gennaro, Resp. Scientifico lab. VOC & ODOR – ‘La terza linea di ricerca si occupa di odori, di emissioni olfattive’. Magda Brattoli, dottoranda in Scienze Chimiche – ‘In questo momento stiamo analizzando i campioni che abbiamo raccolto in discarica e li analizzeremo secondo una tecnica che è l’olfattometria dinamica, tecnica riconosciuta e standardizzata a livello europeo. L’esame consiste nel far annusare proprio il campione che abbiamo prelevato da quattro rinoanalisti esperti. Grazie a questa tecnica è possibile sia monitorare i processi che determinano una molestia olfattiva in impianti critici, sia anche quella di attuare delle procedure per la tutela dei cittadini che vivono in prossimità degli impianti’. Gianluigi De Gennaro, Resp. Scientifico lab. VOC & ODOR – ‘L’ultima linea di ricerca, invece, si riferisce all’analisi dell’espirato, una metodologia innovativa per fare diagnosi precoce di malattie croniche. Queste risorse economiche ci hanno dato anche la possibilità anche di attivare cinque contratti a tempo determinato per cinque nostri giovani ricercatori. Il nostro Laboratorio ha poi l’obiettivo di creare conoscenze e competenze sul territorio che possono portare, per esempio, alla creazione di impresa. Nel nostro Laboratorio c’è già una spin-off accademica che si occupa per esempio di servizi ambientali determinando un’interessante ricaduta occupazionale’. Loredana Capone, Ass. allo Sviluppo Economico, Ricerca e Competitività Regione Puglia – ‘La Regione Puglia ha inteso in questi anni investire in ricerca, questo è servito per fare la rete dei laboratori pubblici di ricerca: prima abbiamo finanziato l’innovazione dei laboratori poi abbiamo finanziato i ricercatori che attraverso borse di studio potessero ritornare in Italia, in Puglia in particolare, e animare questo territorio con la loro intelligenza e le loro capacità, le loro competenze. Ciò che oggi emerge è una rete di laboratori pubblici e pubblico-privati estremamente efficace ed efficiente che conta su straordinarie competenze ma anche su innovazione che si propone alle imprese per accrescerne la competitività’. Gianluigi De Gennaro, Resp. Scientifico lab. VOC & ODOR – ‘Nel nostro caso questo finanziamento, oltre a rappresentare un contributo economico importante per condurre le nostre ricerche, ha significato la possibilità reale di effettuare una ricerca direttamente condotta dai giovani che consente a tutti di sentirsi davvero protagonista del proprio lavoro’. Intervento: Adriana AGRIMI, Regione Puglia – Dunque questo è solo un esempio che abbiamo voluto portare alla vostra attenzione. Adesso mi occorrono solo altri tre minuti per dirvi cosa c’è dietro quello che avete visto, quello che la Regione Puglia sta tentando di fare. Innanzitutto una strategia, una strategia regionale per la Ricerca e l’Innovazione della quale però bisogna ammettere che pur individuando molto chiaramente le linee d’intervento soffre un po’ di quella che il Prof. Buonaccorsi chiama la sindrome del frattale. Ovvero le regioni italiane probabilmente avendo questa competenza solo da pochi anni tendono, o hanno teso, a riprodurre aree tematiche prioritarie dell’Unione Europea nel Programma Quadro, per esempio, piuttosto che quelle previste dai Programmi Nazionali di Ricerca e quindi di fatto non sono ancora, a mio avviso, in grado, di individuare con estrema chiarezza quelle che vengono richiamate come le specializzazioni intelligenti. Questo è un processo però è un processo lungo di apprendimento che in breve poi vi illustrerò. Un altro elemento chiave per noi è la massa critica di competenze tecnologiche e produttive. Volevo a questo punto fornire un piccolo chiarimento anche al Dottor Cobis in merito ai Distretti produttivi. Nella nostra Regione la legge regionale che li riconosce prevede che questi possano essere promossi da una pluralità di soggetti, non solo le imprese ma i Centri di ricerca. Noi li riconosciamo anche nella tipologia di Distretto tecnologico perché a questi Distretti chiediamo di formulare programmi di sviluppo basati fortemente sulle attività di ricerca, per noi rappresentano comunque soggetti che esprimono bisogni collettivi di ricerca. Un altro elemento chiave per noi è un’accezione dell’innovazione più ampia che si estende anche alla creatività, forse qualcuno di voi ha sentito nominare la Puglia in termini, per esempio, di iniziative di attivazione giovanile come i Bollenti Spiriti, i Principi Attivi e questa è, come dire, una politica regionale molto forte e molto connessa con il tema della Ricerca e dell’Innovazione quindi puntiamo, come avete anche sentito dal video, alla creazione di imprese innovative. Abbiamo messo a punto un sistema di regimi di aiuto anche di risorse, oggi se volessimo avere una stima delle risorse impegnate troveremo una Puglia con 800 Milioni di Euro impegnate in tutte le linee d’intervento della strategia ma soprattutto troveremo una Puglia che sta cercando di affiancare fortemente a sostegno della domanda di innovazione anche un ruolo del settore pubblico in maniera diretta proattiva. Mi riferisco alla sperimentazione dei cosiddetti Pre-commercial procurement cioè il ruolo anche della Regione come committente di servizi altamente innovativi. Così come stiamo iniziando a sperimentare modalità d’innovazione tecnologica basata su Living Lab cioè mettere al centro gli utenti. Un altro elemento importante, abbiamo detto fino ad ora che abbiamo molto finanziato l’offerta d’innovazione, molto il sistema della ricerca che la nostra regione ha veramente punte d’eccellenza, puntiamo ad un’integrazione di tutti quei soggetti che operano per il trasferimento della conoscenza. Concordo con il Dottor Cobis sulla necessità anche di rivedere questo concetto però riteniamo, innanzitutto, importante realizzare quella che al Prof. Nicolais era molto cara come idea quella della filiera della conoscenza quindi fare in modo che uffici per il trasferimento tecnologico delle università piuttosto che reti di competenza piuttosto che tutti gli N soggetti che hanno una finalità diciamo che si potrebbe assimilare complessivamente al trasferimento tecnologico individuino più chiaramente la loro missione e trovino modalità d’integrazione. L’avete visto ancora dal video una forte componente della nostra strategia è il capitale umano anche inteso come integrazione del Fondo FESR con il Fondo FSE. Infatti, nel video avete visto un intervento FESR per le infrastrutture tecnologiche e un intervento del Fondo Sociale Europeo per il reclutamento di ricercatori senior. Ulteriore elemento non meno importante degli altri è una forte concentrazione sulla valutazione, valutazione in itinere ma anche d’impatto difficile da attuare ma ci stiamo provando. Un ulteriore elemento è il ruolo stesso della Regione e il suo comportamento in termini di trasparenza e semplificazione. Stiamo sperimentando l’utilizzo delle tecnologie informatiche e telematiche per rendere veramente semplice l’accesso agli Avvisi ma soprattutto rapidi i tempi di valutazione. L’ultimo Avviso che abbiamo pubblicato a metà Settembre è scaduto a metà Novembre, noi saremo in grado di pubblicare la prima graduatoria, quella provvisoria, a metà Dicembre. Infine, sicuramente un rapporto costruttivo con gli attori della governance multilivello e certamente la nostra esperienza dei tavoli tecnici del PON Ricerca e Competitività è positiva in particolare quella con il Ministero della Ricerca ed, infine, tutto questo lo attuiamo con un senso di responsabilità, di motivazione, di forte convinzione che però chiediamo anche agli altri attori del sistema innovativo regionale di avere. Grazie.