Domanda: L'Italia è un paese di grandi tradizioni scientifiche, eppure sembra che l'innovazione scientifica non vada più di moda. Risposta: L'educazione scientifica non va di moda. Questa sicuramente è una realtà; non in una accezione così drammatica, però. Ci sono dei bravissimi studenti che si iscrivono nei nostri atenei per amore verso le facoltà scientifiche, per amore verso la ricerca scientifica che, a mio giudizio, è una delle migliori professioni. C'è un piacere nel fare l'attività scientifica. Una delle ragioni -ne sono fortemente convinto- risiede nel fatto che esiste una separazione netta fin dalle primissime fasi dell'educazione tra le materie scientifiche e le materie cosiddette umanistiche. Questa separazione porta all'apprendimento di alcuni principi "staccati": quando oggi i nostri ragazzi imparano le leggi della fisica, della matematica, della chimica le considerano cose fini a se stesse. Non fanno parte della crescita dello studente. Sono pochissimi i nostri studenti a livello delle scuole medie superiori o a livello universitario a comportarsi diversamente. Il cittadino non utilizza la matematica come uno strumento, un valore aggiunto nell'affrontare i problemi della vita, nel guardare il mondo esterno. Noi ci rifacciamo spesso alla nostra educazione, alla nostra cultura storica, ai nostri studi letterari, agli studi umanistici, ma non adoperiamo lo strumento matematico, l'educazione basata sulle materie scientifiche. Oggi queste materie non contribuiscono alla formazione culturale del cittadino: da ciò evidentemente consegue una disaffezione del cittadino verso le materie scientifiche, da molti considerate esclusivamente come professione, non uno strumento atto alla crescita. Un cittadino medio, con una maturità classica o scientifica, un professionista, ha una cultura umanistica abbastanza sviluppata, ma non compensata da una cultura scientifica. In un salotto si può discutere dell'amore per un poeta, del pensiero di un filosofo, ma non si discute mai su un principio della fisica, su un principio delle scienze. Questo crea una strozzatura nella nostra società.